La Luna dei poeti, degli artisti e degli scienziati / The Moon in poetry, art and science
Como, Italia
Pietro Berra
Pietro Berra (Como, 1975), è giornalista al quotidiano “La Provincia”, di cui cura il supplemento culturale “L’Ordine”. Ha collaborato per dieci anni con il settimanale “Diario” diretto da Enrico Deaglio. Ha pubblicato 22 volumi tra poesia, narrativa e saggistica, tra i quali la raccolta di storie e leggende lariane “Nel paese dei pescaluna” (Marna, 2004). Come poeta è stato tradotto in inglese, spagnolo, rumeno e bulgaro e ha partecipato a festival e presentazioni in diversi paesi europei e sudamericani. Collabora con festival letterari e cinematografici. Coordina il Premio internazionale di letteratura “Alda Merini” e presiede l’associazione culturale Sentiero dei Sogni (www.sentierodeisogni.it), con la quale promuove progetti legati alla scoperta e valorizzazione del genius loci attraverso la cultura e lo storytelling (Passeggiate Creative, Como un Quadro, Parco Letterario dei Plini, Lake Como Poetry Way, Dalle Alpi alle Ande).
La notte dell'allunaggio furono chiamati in causa, dalle maggiori testate giornalistiche, anche i poeti, a conferma di come l'opinione pubblica li ritenga depositari di un rapporto privilegiato con il nostro Satellite. E mentre Alfonso Gatto, ospite della Rai, si augurava di vedere sul Mare della Tranquillità una barca con a bordo sua madre e le persone scomparse alle quali aveva voluto bene, Giuseppe Ungaretti, che seguì la diretta da casa con un inviato di Epoca, disse: «Questa è una notte diversa da ogni altra notte del mondo. Ma per gli effetti ottici che ha sulla Terra, la Luna rimarrà sempre per i poeti, e penso anche per l’uomo qualunque, la stessa Luna». Un'affermazione vera e falsa allo stesso tempo, ossimorica e paradossale, come lo è la poesia (e la vita). La Luna rimane presente nella produzione poetica dei contemporaneissimi, tuttavia la sua potenza simbolica ed evocatrice ha subito l'influsso, come già era accaduto in passato, delle cognizioni cosmologiche e astronomiche, oltre che del cambiamento degli stili di vita: se per Dante, nella Commedia, la Luna era la "figlia di Latona incensa", oggi sarebbe difficile, per un poeta, sognarla cadere nel proprio giardino, come accadde 200 anni fa esatti a Leopardi nell'idillio "Odi, Melisso". Soprattutto, oggi sarebbe possibile un gesto poetico come quello compiuto dal cileno (avvocato e poeta) Jenaro Gajardo Vera che nel 1954 si dichiarò proprietario della Luna, con l'idea di farne un "rifugio" per i dissidenti dell'umanità che già allora stava guastando la Terra? La Luna di Vera è anche quella di Neruda, Luna capovolta, come la si vede dall’emisfero australe, con i crateri (uno dei quali dedicato a Volta, il comasco inventore della pila) che paiono formare un coniglio con un pestello in mano, attorno al quale sono fiorite leggende millenarie. E proprio l’“Ode alla Luna del mare” di Neruda, confrontata con “Plenilunio” di Saffo conferma come cambino le metafore – il “luminoso volto” 2500 anni dopo diventa un’accesa lampada del cielo” - ma rimanga inalterato il fascino di una notte di luna piena.
Le letture dei testi poetici sono a cura di Simone Giarratana e dell’associazione Helianto
Giovanni Carlo Federico Villa
Giovanni Carlo Federico Villa è professore associato di Storia dell'Arte Moderna e direttore del Centro di Ateneo di Arti Visive presso l'Università degli Studi di Bergamo e docente di Museologia e Museografia presso la Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici dell’Università degli Studi di Udine. Componente del Consiglio superiore beni culturali e paesaggistici del Ministero per i beni e le attività culturali, è stato professore incaricato di Tecniche diagnostiche per i beni culturali presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e direttore onorario dei Musei e Conservatoria Civici Monumenti di Vicenza, istituzione di ha curato i primi otto volumi del catalogo scientifico (2001-2018). Studioso di pittura veneta del Rinascimento e museologo, ha orientato la sua attività alla tutela delle opere d’arte attraverso la strutturazione di progetti che hanno saputo porre in dialogo Università, Soprintendenze, Musei, enti pubblici e privati toccando i temi sensibili dell’avanzamento della ricerca tecnico-scientifica in ambito storico artistico accompagnati ad una significativa attività di divulgazione istituzionale, culminata in iniziative in Italia e nel Mondo. Tra le varie, per le Scuderie del Quirinale di Roma ha curato le mostre Antonello da Messina (2006), Giovanni Bellini (2008), Lorenzo Lotto (2011), Tintoretto (2012) e Tiziano (2013), oltre a numerosi progetti espositivi a Parigi, Bruxelles, Mosca, San Pietroburgo, Tokyo e Zagabria. Progetti caratterizzati dall’attenzione alla tutela e divulgazione del patrimonio storico artistico italiano consentendo la strutturazione di interventi quali “Terre di Lotto”, che ha portato numerosi investimenti privati alle istituzioni e diocesi di Lombardia, Veneto e Marche. Oltre a un’intensa attività di conferenziere e organizzatore di convegni, è autore di oltre duecento pubblicazioni scientifiche, tra cui una decina di monografie – alcune tradotte in otto lingue (cinese, croato, fiammingo, francese, giapponese, inglese, tedesco, russo) – e svolge un’ampia attività divulgativa televisiva e radiofonica sui principali canali nazionali ed esteri. Su iniziativa del Presidente della Repubblica Italiana gli è stata conferita, in data 2 maggio 2012, l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Galileo per l’arte. La luna e gli astri
“Chi ama la luna davvero non si accontenta di contemplarla come un’immagine convenzionale, vuole entrare in un rapporto più stretto con lei, vuole vedere di più nella luna, vuole che la luna dica di più. Il più grande scrittore della letteratura italiana di ogni secolo, Galileo, appena si mette a parlare della luna innalza la sua prosa ad un grado di precisione e di evidenza ed insieme di rarefazione lirica prodigiose”. Così Italo Calvino introduce la figura dell’uomo cui dobbiamo quel “cambio di paradigma” che portò all’invenzione della modernità, in Galileo compiendosi due secoli di umanesimo – incarnando pienamente lo spirito del mito italiano e del Grand Tour – celebrandosi in lui l’unità tra arte, scienza e filosofia, radice di ogni conoscenza, al massimo livello. Tanto da essere ricordato da Giacomo Leopardi nello Zibaldone quale “forse il più gran fisico e matematico del mondo” (20 agosto 1821), “il primo riformatore della filosofia e dello spirito umano” (1 dicembre 1828) e, per la “precisa efficacia e scolpitezza evidente” (1818) e per la “magnanimità e di pensare e di scrivere” (1827), il più grande letterato italiano insieme al poeta Dante. Accompagnati da una proiezione in powerpoint e un ampio supporto di immagini, si narrerà lo straordinario apporto di Galileo non solo alla storia dell’umanità ma anche a quello dell’arte, evidenziando quanto le sue ricerche abbiamo influenzato la rappresentazione del cielo.
Luca Novelli
Scrittore, disegnatore, giornalista e autore tv. I suoi libri di scienze per ragazzi -e non solo per ragazzi- sono tradotti in più di 25 lingue. È autore del progetto Charles Darwin/Second Voyage around the World dal quale sono stati tratti i tre volumi della serie In viaggio con Darwin (Rizzoli). Dalla collana Lampi i Genio (Editoriale Scienza) sono nate le due serie televisive Rai Lampi d Genio in TV. Il 20° titolo della collana, dedicato all’astrofisico Hawking, a un anno dalla sua scomparsa, è uscito con l'approvazione della Stephen Hawking Foundation. Quest’anno in occasione dell'anniversario del primo sbarco sul nostro satellite, Novelli ha realizzato Ciao, sono Luna, per i giovanissimi lettori di Valentina edizioni. Ambientalista da sempre, certe volte preferirebbe vivere sulla Luna.
Un grande passo per l’umanità. O no?
Cinquanta anni fa l’umanità è sbarcata sulla Luna, ma dove va combina guai, anche nello spazio. La NASA ha dovuto pagare una multa per dispersione di spazzatura per i pezzi di Skylab caduti sulla città di Esperance, in Australia. Le missioni Apollo sul suolo lunare hanno lasciato in totale 181 tonnellate di rifiuti, tra questi 2 palline da golf, 12 paia di scarpe e 3 auto usate. Tre rocce lunari, delle dimensioni di un seme sono state vendute a 400.000 dollari mentre altri frammenti, per un valore stimato di 1.000.000 di dollari, sono stati misteriosamente rubati. Il primo biglietto per un viaggio turistico sul Mare della Tranquillità è stato staccato da tempo. Presto cominceranno i charter. Eppure c’è ancora chi ancora non crede allo storico allunaggio del 20 luglio1969. Anche il secondo uomo che è sbarcato con l’Apollo 11 comincia ad avere le idee confuse. Una cosa è sicura: vista dalla Luna la nostra Terra è bellissima.
Il tema della Luna viene trattato in un incontro a più voci, tra letteratura, arti figurative e scienza. Intervengono: Pietro Berra, poeta, scrittore e giornalista con letture da Galilei a Leopardi, Goethe e altri ; Luca Novelli, scrittore, disegnatore, giornalista e autore tv; Giovanni Carlo Federico Villa, professore all'Università degli Studi di Bergamo, storico dell'arte, curatore di mostre. Coordina Federico Canobbio Codelli, Comitato scientifico del Festival della Luce. Letture poetiche di Simone Giarratana (associazione Helianto)
ENGLISH TEXT
The subject of Moon is treated in this multidisciplinary event through literature, fine arts and science. Speakers: Pietro Berra, poet, writer and journalist, with readings of Galilei, Leopardi, Goethe etc.; Luca Novelli, writer, journalist and TV author; Giovanni Carlo Federico Villa, professor at the University of Bergamo, art historian, curator of exhibitions. Coordinator: Federico Canobbio Codelli (member of the Scientific Committee of Lake Como Light Festival).